Per prevenire disturbi gengivali e patologie dentali, si consiglia di effettuare una visita di controllo annuale nella quale saranno valutati i denti, ma anche la condizione delle gengive, delle mucose, delle articolazioni temporo-mandibolari e dei muscoli. Ogniqualvolta ce ne sarà bisogno saranno eseguite anche delle radiografie endorali (mediamente una volta ogni due anni). È importante continuare la prevenzione a casa:
La parodontologia promuove la salute dell’individuo attraverso la prevenzione, la diagnosi e la cura delle patologie che colpiscono i tessuti di supporto dei denti e degli impianti. Le principali malattie parodontali sono le gengiviti (che interessano la gengiva marginale) e le parodontiti (caratterizzate dalla distruzione dei tessuti di sostegno dei denti). Le malattie che colpiscono i tessuti intorno agli impianti si distinguono in mucositi (infiammazione reversibile a carico dei tessuti marginali) e peri-implantiti (infiammazione che interessa i tessuti peri-implantari provocando una perdita progressiva di tessuto osseo di supporto).
Il trattamento dei disturbi gengivali e delle malattie parodontali richiede una prima fase di terapia causale non chirurgica con trattamenti di igiene professionale, che in alcuni casi non gravi possono portare alla guarigione, una seconda fase di terapia farmacologica con specifici antibiotici locale e/o sistemica. In alcuni pazienti, specialmente nei casi più gravi, dopo la prima fase può rendersi necessaria una terapia chirurgica.
In tutti i pazienti, dopo aver raggiunto la salute parodontale, è necessaria una terapia parodontale di mantenimento con sedute di igiene professionale con frequenza da trimestrale a semestrale.
Nei pazienti non affetti da problemi parodontali è comunque fondamentale, oltre a una visita di controllo annuale, effettuare sedute di igiene professionale con una frequenza personalizzata.
La seduta di igiene professionale consiste nella rimozione di placca e tartaro attraverso strumenti ultrasonici e manuali, nella lucidatura e asportazione di macchie dentali ed eventualmente nell’applicazione di prodotti per profilassi.
L’odontoiatria conservativa è la branca dell’odontoiatria che si occupa di conservare e ripristinare forma e funzione dei denti. I denti colpiti da carie, fratturati per traumi o malformati possono essere ricostruiti con materiali da restauro. In particolare, i materiali compositi hanno un’adesione valida ai tessuti dentali e permettono di ricostruire in una sola seduta e in modo molto conservativo ed estetico le perdite di sostanza dei denti. Se il dente ha perso una quantità eccessiva di sostanza, è possibile ricostruirlo con tecniche indirette, sia con materiali compositi che ceramici, con ricostruzioni fatte in laboratorio.
L’endodonzia è invece la branca dell’odontoiatria che si occupa della cura della polpa dentaria, cercando di mantenere, quando possibile, la vitalità della polpa con opportune procedure. Nel caso di un danno non trattabile (pulpite irreversibile) o di morte della polpa stessa, si procede alla rimozione del tessuto pulpare irreversibilmente infiammato o morto, si detergono attentamente i canali radicolari e si otturano ermeticamente con idonei materiali (terapia canalare o devitalizzazione). Tale terapia permette di curare anche denti con lesioni granulomatose all’apice (granulomi) o cistiche.